Ultimo evento   - Galleria Malipensa by La Telaccia   TORINO  25 Novembre 6 Dicembre 2025

Il Torinese

4 dicembre 2025

Dalla classicità parte e s'avventura Cesare Iezzi – nativo di Chieti, premio artistico Giuliano Nozzoli 2024 -, dal mondo greco e rinascimentale, dalla perfezione dell'oggetto, dalla conclamata bellezza dell'esecuzione, colma di partecipazione e di misura, nel chiarore del bianco dell'elemento principe, abbinando di volta in volta gesso, pvc, luce e legno marino, di differenti altezze, attraversando maschere dai nomi inusitati come Medeine (2023, in un perfetto gioco di materiale naturale e di tratti oscuri che paiono deturparle il volto), Anakin, Inanna, Poseidon (2023, quasi un sfinge, mentre i capelli scomposti gli nascondono parte dello sguardo), Euterpe (dall'ampiezza frontale, dallo studiato svolazzo di copricapo e di abito, 2025), Harnauta (forse una cecità che soltanto una luce azzurrognola può disperdere, 2023), Halcestis (lo sguardo rivolto all'alto nella propria immolazione di tragedia, assorto o indagatore, 2022), Sarepide, tra mitologia e letteratura e sogno. Calde espressività e movimento vivificato dalla luce posta all'interno di copricapi dal sapore quattrocentesco e fiammingo, che riportano lo spettatore a un ampio tratto di Storia, entrambi costruttori di quella forte energia che scaturisce dall'opera. Un tempo antico, che piace qui ritrovare (ma lontano dal rétro e dalla nostalgia), dove gli inserti lignei accrescono e fortificano un'età, una ricerca in più, un confronto maggiore con il passato dei vecchi capolavori e dove la lampada inserita, che finisce con l'avvolgere da questo o da quell'altro lato, da un elemento in più che piomba dall'alto e rivela a poco a poco i tratti sottostanti, mostra una bellezza dai tratti femminili, dove ogni piega diventa poesia, tratti sospesi nella memoria, nella spiritualità di ognuno. Tratti perfetti ravvicinati a qualcosa di incompiuto ma egualmente vibrante, sinfonia di guance e di bocche che esprime sentimenti, emozioni, sguardi lontani e imperscrutabili.

Elio Rabbione

Presentazione dell'Artista Cesare Iezzi

La relazione tra l'essere vivente e la materia si apre in un dialogo

coinvolgente, dove il gioco tra luce e struttura scultorea sprigiona una forza

costruttiva vibrante di energia e intensità espressiva. Le forme plastiche, i

calchi in gesso e il legno plasmato dal tempo si fondono armoniosamente,

mentre la luce, complice e rivelatrice, ne esalta la bellezza intrinseca,

rendendo ogni dettaglio parte di un universo vivo e poetico, sospeso tra

forma e sensazione. Ogni opera dell'artista Cesare Iezzi si manifesta come

un singolare equilibrio, capace di raccontare la propria identità attraverso un

linguaggio profondamente umano e intriso di spiritualità. I pieni e i vuoti

danzano in armonia, mentre la maestria con cui l'artista plasma i materiali

trasforma la materia in vibrazioni percettibili. La ricerca incessante prende

forma in una progettualità originale, dove l'analisi e lo studio si fondono in un

universo sensoriale che avvolge lo spettatore e lo guida attraverso

un'esperienza contemplativa e viva. Le sue sculture, radicate nella tradizione

greca e collocate in spazi di rinnovata dimensione, si svelano attraverso

un'interpretazione personale e un'esecuzione elegante. La dinamica dei

volumi e la sintesi formale, misurate e raffinate, diventano veicoli di una

potenza evocativa intensa, dove ogni gesto rivela un significato simbolico

profondo. Nelle sculture di Cesare Iezzi, i volti umani emergono sospesi in un

tempo dilatato, portatori di un senso universale e di una risonanza emotiva

profonda. Ogni forma, solida e ricca di valore culturale, trasmette un dialogo

intimo tra materia e sentimento, trasformando lo spazio in un luogo dove

l'esperienza umana si fa visibile e poetica.

Monia Malinpensa

Art Director Malinpensa

Galleria d'Arte